Psicologia

L’Ortoressia: eccessiva attenzione verso il mangiar sano

5 elementi per riconoscerla

condividi

L’Ortoressia nervosa (dal greco “orthos” che significa giusto e corretto, e “orexis” che significa appetito) è un Disturbo del Comportamento Alimentare (DCA) recentemente studiato. 

Quando pensiamo alle problematiche alimentari la nostra mente va ad un mangiare eccessivo (Obesità), ad una restrizione completa del cibo (Anoressia Nervosa) o ad abbuffate e condotte di eliminazione (Bulimia Nervosa), ma oggi giorno numerose sono le varianti.

L’Ortoressia è una problematica legata all’eccessiva attenzione verso il mangiar sano, verso la ricerca del cibo naturale, perfetto che faccia bene alla salute. Nella mente i pensieri e le preoccupazioni riguardano la qualità del cibo, il rischio di contaminazione, la minaccia che sia sporconon sano e non puro.

5 elementi per riconoscere l’Ortoressia

UN NUMERO ELEVATO DI ORE DEDICATE ALL’ALIMENTAZIONE

L’ortoressico impiega ore e ore della sua giornata a pensare a cosa mangiare. La pianificazione del menù è estremamente scrupolosa, così come la ricerca degli alimenti. Molto tempo è impiegato per l’acquisto dei prodotti e per la scelta del metodo di preparazione di questi, impiegando ore e ore per attuare procedure particolari ritenute esenti da rischi per la salute.

LE RELAZIONI INTERPERSONALI SONO RIDOTTE

Il regime alimentare stabilito è la priorità, anche le relazioni perdono di importanza. Emerge un forte allontanamento dalla famiglia e dagli amici, rifiutando gli inviti a casa, eliminando le uscite, riducendo o evitando al massimo le feste e gli eventi significativi. L’allontanamento e la diminuzione delle relazioni sono causati da una non condivisione delle idee su cosa sia giusto mangiare. È possibile arrivare al punto di provare persino disgusto per le persone che mangiano in modo diverso.

ELEVATA RIGIDITÀ CON SÉ STESSI

La forza di volontà che caratterizza un ortoressico si basa su un’estrema rigidità, basata sulla salda e sicura convinzione di sapere cosa fa bene e cosa no. Solo così sarà possibile mangiare nel modo identificato come sano, aumentando l’autostima. La persona si sentirà in pace con sé stessa, percependo un controllo completo della situazione.

LA QUALITÀ DELLA VITA È MINORE

La qualità della vita è data da numerosi fattori, come quelli sopracitati, che in caso di Ortoressia vengono lesi, creando rinunzie e malessere. Ad esempio, non si mangia più ciò che piace ma ciò che è giusto mangiare, si evitano uscite e l’angoscia di avere qualcosa con sé di sano, spesso, porta il soggetto ad avere sempre con se un “kit di sopravvivenza”.

PRESENZA DI BASSA AUTOSTIMA E SENSI DI COLPA

Non rispettare i parametri, anche solo una volta, sollecita sensi di colpa enormi, la persona si sente debole e sbagliata. Tutto ciò comporta una riduzione eccessiva delle quantità, ma anche della varietà, di cibo, al punto da saltare i pasti.

Centri che si occupano di disturbi alimentari e una corretta diagnosi possono essere reali soluzioni per chi sta affrontando questo problema.