Sport e Forma Fisica

Lo sport tra i giovani

Lealtà, spirito di gruppo e rispetto per crescere in armonia.

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Giuseppe e Mattia, padre e figlio alla guida del centro sportivo d’Ovidio Nicolardi, esperienza e rinnovamento per rendere lo sport sempre più vicino ai giovani.

Perché è importante lo sport tra i giovani?

…impossibile tenersi lontani dall’ovvio… lo sport tiene lontani i giovani dalle devianze e dalle tentazioni quali il tabagismo, l’alcool, la droga; mentre esalta i corretti stili di vita, come l’alimentazione, l’autostima, la sicurezza in sé e la consapevolezza delle proprie capacità fisiche.

Quali sport sono più richiesti?

Il calcio è sicuramente lo sport più comunemente praticato, vuoi per la semplicità dell’approccio al pallone vuoi per la diffusione mediatica che gli viene data, ma nella nostra polisportiva le discipline maggiormente richiesti sono la pallavolo e la pallacanestro. Il nostro approccio alle discipline sportive è caratterizzato da due aspetti, uno formativo ed uno agonistico. Cerchiamo di indirizzare tutti nel percorso a loro più congeniale… non lasciamo indietro nessuno. Lo sport di squadra, a nostro avviso, favorisce maggiormente la socializzazione e lo spirito di gruppo, cosa molto complessa… basti pensare al ruolo che rivesta la “panchina”, dei non titolari, per intenderci.

Le nostre esortazioni, durante i momenti più significativi di una partita, sono rivolte anche a coloro che non fanno parte della rosa dei titolari. La squadra forte è tale, perché ha dei giocatori maturi e consapevoli, pronti ad entrare in campo al momento del bisogno o per eventuali defaillance dei titolari.

Quali sono i valori più importanti da trasmettere ai ragazzi?

Lealtà, il rispetto delle regole, il fair play, il valore del gruppo.

Quale sport è più adatto ad un bambino/ragazzo dal temperamento timido e quale invece ad un bambino/ragazzo più aggressivo?

Riteniamo che gli sport di squadra siano adatti sia agli uni che agli altri, infatti ogni gruppo squadra racchiude specifiche diversità: il capitano, il gregario, il regista, l’uomo spogliatoio. Immaginiamo, quindi, che possa esserci spazio per tutti i diversi temperamenti.

Caso reale di un bambino/ragazzo cambiato in meglio grazie allo sport?

La nostra esperienza narra grandi successi con ragazzi “speciali” in particolare con due ragazzi autistici che, nel tempo, hanno raggiunto considerevoli traguardi di competenza tecnica e integrazione sociale.

Secondo noi, e anche in funzione della nostra esperienza, l’integrazione di ragazzi difficili è subordinata dalla intersezione che nasce con il gruppo. Il bambino o l’adolescente può diventare un leader, se la “difficoltà” riesce ad essere mitigata dal contesto gruppo, diversamente, abbandona tutto e tutti perché non avrà trovato il carburante di cui ha bisogno per collocarsi nello spazio relazionale a lui più confacente.

Avvicinare lo sport ai giovani li renderà degli adulti più sereni e sicuri di sé, un compito che genitori ed educatori non possono tralasciare.