Psicologia

La Drunkoressia

Non mangiare per bere o bere per non mangiare!

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La Drunkoressia, come suggerisce anche la parola stessa drunk (che in inglese significa ubriaco) più anoressia, può essere considerata una nuova forma di Disturbo del Comportamento Alimentare.

Possiamo quasi definirla una pratica nel quale si beve per anestetizzare la fame.

È sempre più frequente tra gli adolescenti e i giovani adulti, specialmente tra le ragazze.

Cosa accade a chi soffre di Drunkoressia?

Vi è una riduzione drastica del cibo, con il fine di ingerire meno calorie possibile dagli alimenti, in modo da poter bere più alcool. Un circolo vizioso che porta a mangiar sempre meno, a ridurre tutte le attività sociali non caratterizzate da alcool, ad aumentare l’attività fisica così da bruciare più calorie possibili e poter bere ancora.

La possibilità di bere senza limiti è strettamente connessa al desiderio di “sballo” che la persona ricerca; ad un bisogno di allontanarsi dalla quotidianità, dai pensieri e dalle emozioni negative.

È evidente come la Drunkoressia sia legata ad aspetti psicologici, nelle cause e nelle conseguenze. Questo non significa che vi sono sempre gli stessi elementi, ma possiamo trovare degli aspetti specifici che si riscontrano spesso:

  • Sentimenti negativi rispetto alla propria vita o parte di essa, con conseguente desiderio di scappare
  • Difficoltà relazionali o familiari
  • Bassa autostima e/o insoddisfazione verso il proprio corpo

Le conseguenze psicologiche di tale disturbo si ripercuotono principalmente in tre aree:

  • L’umore, che può tendere verso stati depressivi, alternati all’euforia dell’alcool;
  • L’isolamento sociale, dato dall’evitare qualsiasi evento legato al cibo o nel quale bisogna mostrare il proprio corpo; 
  • L’autostima, in quanto la persona spesso si sente capace solo nell’organizzare la dieta o se beve. Di conseguenza gli obiettivi personali sono limitati a ciò.

Nel caso della drunkoressia gli effetti negativi che l’alcol ha sulla salute fisica, solitamente gravi, saranno maggiori. Il pericolo consiste nel fatto che l’apporto calorico, proveniente quasi esclusivamente dagli alcolici ingeriti, è associato ad una mancata assunzione dei nutrienti sufficienti all’organismo nonché ad un accrescimento degli effetti dell’alcol stesso sul corpo a causa del mancato consumo di cibo.

Nelle donne, la prima cosa che può avvenire è la scomparsa del ciclo mestruale ma, in generale, i danni provocati nel tempo riguardano: il fegato, il cervello, le ossa, il cuore e la circolazione sanguigna in generale.

Risulta, quindi, necessario uno sguardo attento da parte dei genitori e dei docenti verso giovani che mostrano segnali di sofferenza come quelli descritti.

Sicuramente non è semplice gestire tali comportamenti e problemi, ma nel riconoscerli, nel parlare con i ragazzi e nel contattare degli specialisti, come ad esempio uno psicoterapeuta, si è già entrati in un percorso di aiuto e cura che è indispensabile ai fini di una guarigione!