Nutrizione

Ritenzione idrica e gambe gonfie

Scopri i preziosi consigli su come combatterle.

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Alessandra Sabbatino

Biologa nutrizionista

Dottoressa Alessandra Sabbatino, biologa nutrizionista con numero di iscrizione all’Ordine Nazionale dei Biologi AA_088582 e perfezionata in Nutrizione Ottimale aspetti teorici e pratici. Ha seguito diversi corsi e seminari dove ha approfondito diversi aspetti come la celiachia, le malattie gastrointestinali, il diabete e la sindrome metabolica. Attualmente ha due studi a Napoli dove riceve per appuntamento.

La ritenzione idrica è la tendenza dell’organismo ad accumulare liquidi negli spazi tra le cellule, provocando così gonfiori che si traducono in cellulite. Questo disturbo colpisce principalmente le donne, in quanto sono coinvolti gli estrogeni (ormoni sessuali femminili), ma è possibile riscontrarla anche nell’uomo.

Per capire se si soffre di ritenzione idrica si può fare una prova facendo pressione con un dito sulla parte gonfia: se la pressione lascia un’impronta ben visibile che dura per qualche secondo è possibile che si tratti di ritenzione idrica.

Le cause possono essere svariate: disturbi del microcircolo, utilizzo di alcuni farmaci antinfiammatori e cortisonici, insufficienza venosa, un’alimentazione ricca di sale e povera di acqua, sedentarietà ecc… Risulta quindi fondamentale adottare sane abitudini ed agire sulle condizioni che ne facilitano l’insorgenza. Infatti, se si escludono dalle cause le patologie, il fattore che più influisce sullo sviluppo della ritenzione idrica è lo stile di vita.

Praticare sport o fare una semplice passeggiata, ad esempio, può ridurla. Bisognerebbe inoltre seguire una dieta bilanciata e porre particolare attenzione al sodio (contenuto nel sale da cucina), che spesso viene assunto in una quantità superiore al fabbisogno giornaliero in quanto già presente in molti alimenti. In  cucina può essere utile sostituire il sale con erbe aromatiche e spezie. Un’altra delle azioni fondamentali per ridurre l’insorgenza della cellulite è sicuramente quella di aumentare il consumo di frutta e verdura fresca.

Fondamentale è poi assumere una giusta quantità di proteine prediligendo quelle di origine vegetale come i legumi che sono ricchi di vitamina B6, preziosa alleata nella lotta alla ritenzione idrica. Assumere una giusta quantità d’acqua infine è una delle soluzioni più semplici ed efficaci.

Infatti, se le quantità di liquidi introdotti sono ridotte, l’organismo si difende sintetizzando maggiori livelli di ADH (ormone antidiuretico) e provocando un ulteriore accumulo di liquidi. Alcuni rimedi naturali possono aiutare a eliminare i liquidi in eccesso, come integratori a base di Bromelina, Centella, Meliloto, Orthosiphon e Tarassaco.

La bromelina è infatti un potente antinfiammatorio, aiuta a combattere il dolore e il gonfiore associati all’infiammazione, l’Orthosiphon facilita l’eliminazione di cloruro di sodio e con esso la ritenzione idrica, la Centella contrasta l’insufficienza venosa, il Melliloto è una pianta che possiede un’attività antinfiammatoria, antiedemigena e diuretica ed il Tarassaco infine ha un effetto diuretico piuttosto rapido, infatti, insorge dopo circa 20-30 minuti dall’assunzione.