Healthy Food

Chef Paolo Barrale: Sicilia e Liguria in un mix esplosivo

ARIA di casa con una stella Michelin

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Cefalù, un pastificio di famiglia e la mamma ligure: queste sono solo alcune delle parole che identificano Paolo Barrale. Chef di lunga esperienza e di mescolate origini che danno come risultato un’esplosione di sapori e contaminazioni che possono essere gustate al centro di Napoli, da Aria Restaurant, in cui Barrale ogni giorno conferma la sua Stella Michelin.

Chef, ci racconti qualcosa in più di lei e da dove parte la sua passione per la cucina?

Sono nato in una famiglia composta da un Siciliano e una Ligure (con genitori Piemontesi), a casa mia non è mai mancata una tavola importante. Per la mia famiglia il cibo era un apostrofo sulla vita e l’ha contraddistinta sempre. Siamo cresciuti attorno a quella tavola e siamo rimasti uniti proprio attraverso i momenti vissuti lì. Inoltre per alcuni anni i miei genitori hanno avuto un’attività di pasta fresca, li aiutavo nella preparazione e tutto quello che ho imparato mi ha portato a pensare che quello poteva essere il mio futuro, hanno cercato di farmi desistere perchè era un lavoro considerato “dirty”, ma sono stato lungimirante e ci ho creduto.

Papà siciliano e mamma ligure, sarde e pesto, dei mix unici, quanto le sue origini hanno condizionato e indirizzato la sua cucina?

Enormemente, perché i piatti tipici delle loro regioni non sono mai mancati nella mia vita. Mi sono spesso sentito come “l’eroe dei due mondi” perché ero diviso tra nord e sud, con il tempo invece ho apprezzato l’opportunità di aver conosciuto tante culture culinarie e di averle messe nei miei piatti.

I menù che propone hanno dei nomi che incuriosiscono già solo all’ascolto: Aria di Casa e Boccata d’Aria, quanto studio c’è attorno alla creazione di un menù e quanto spesso lo cambia?

Cerchiamo di essere attuali e di portare novità nei nostri piatti. Nonostante questo ci piace non allontanarci da dove siamo, vogliamo che il cliente sappia di essere a Napoli e per questo proponiamo dei piatti che non lascino dubbi, seppur con le dovute innovazioni. Non puntiamo ad una cucina autoreferenziale ma siamo aperti ad accogliere le esigenze dei nostri clienti e cerchiamo di stare al passo con le novità in cucina.

La brigata è per molti chef il cuore della ristorazione, ed è la squadra spesso a fare il risultato finale, quale clima si respira in cucina da lei e cosa fa ogni giorno per renderlo piacevole?

Siamo aperti solo la sera e già questo aiuta tantissimo il personale, perché si lavora su un turno unico e questo aumenta la serenità generale perché si può avere tempo per la propria vita. Per evolvere a mio parere è importante porsi degli obiettivi e renderli sempre più audaci, ed è questo che provo a fare ogni giorno. Cerco inoltre di renderli sempre partecipi ascoltando le loro idee.

La nostra rivista affronta on line ed offline temi legati alla salute e allo stare bene, la cucina è diventata in questo senso centrale, come si prende cura dei suoi ospiti?

Noi ci affidiamo a dei fornitori locali, questo perché desideriamo che il percorso per raggiungerci sia più breve possibile. È chiaro che non è possibile nel 100% dei casi e li proviamo con prodotti che siano almeno di provenienza italiana. Sia per il pesce che per gli allevamenti siamo molto attenti alle certificazioni, alla qualità delle acque e a tutto quello che può incidere sulla qualità del prodotto.

Gli chef solitamente amano tutti gli ingredienti e ancor di più amano sperimentare, ma c’è un ingrediente per lei del cuore e di conseguenza anche un piatto?

Io sono legato a piatti estremamente semplici: la parmigiana di melanzane, la caprese di mozzarella e pomodori e la pasta in generale. Piatti semplici ma che mi accompagnano da sempre e hanno segnato il mio percorso.

ROYALE DI CONIGLIO ALL’ISCHITANA

Per 2 persone
Tempo di cottura: 120 minuti
Difficoltà: Difficile

INGREDIENTI

Polpa di coniglio ritagli: 125g
Macinato maiale: 125g
Lardo a cubetti: 25g
Fegatini macinati: 40g
Trito di erbe aromatiche:
Vino bianco: 20g
Cipolla brasata: 1
Aglio tritato: 2g
Sale : 3g
Buccia arancia e limone:
Pepe fresco di macina : 0,2g
Ossa del coniglio tagliate in piccoli pezzi:
Cipollotto: 80g
Pomodorini piccadilly: 200g
Vino bianco: 100g
Olio evo: 30g
Spicchi di aglio: 2
Timo, piperna, maggiorana:

PROCEDIMENTO

Prendere un coniglio di media grandezza, disossarlo e conservare le ossa e il fegatino. Parare il coniglio disossato ricavando dei piccoli ritagli di carne da poi utilizzare nella farcia.

Farcia

Battere il coniglio disossato per uniformare lo spessore delle carni, coprire la superfice di lardo, poi inserire la farcia, arrotolare, rivestire esternamente con rete di maiale. Mettere il coniglio in torcione, legare bene e cuocere per circa 1 ora in brodo di pollo lasciando sobbollire delicatamente.

Dopo un’ora alzare il coniglio dal brodo, lasciare raffreddare, mettere in frigorifero e solo quando è ben freddo tagliare delle fette da circa 2 cm.

Per l’intingolo all’ Ischitana

Rosolare bene le ossa del coniglio con olio evo, aggiungere poi il cipollotto e l’aglio in camicia. Quando il cipollotto sarà ben appassito aggiungere il vino bianco poi i pomodorini tagliati per metà e continuare a far rosolare dolcemente il tutto. Aggiungere circa 1,5 litri d’acqua e cuocere per circa 60 minuti. Filtrare e mettere le erbe aromatiche in infusione per un paio di minuti. Se necessario far ridurre l’intingolo fino ad avere un fondo abbastanza denso. Aggiungere sale se necessario.

Melanzana fondente

Cuocere le melanzana tonda direttamente sulla fiamma per pochi minuti . Lasciar raffreddare poi togliere la buccia e mettere le melanzane sotto pressa. Tagliare la melanzana in piccoli rettangoli e condire questi con il succo rilasciato dal vegetale e un po di soia. Conservare gli scarti di paratura della melanzana e farne una crema con un soffritto di olio e aglio in camicia e aggiungendo a fine cottura 1 foglia di basilico.

Zuppetta di pomodoro

Sbianchire i pomodori piccadilly per togliere la buccia, tagliarli a cubetti regolari scartando i semi. Scottare velocemente i cubetti di pomodoro con aglio, olio e basilico. Utilizzare questa zuppetta ben calda sul disco di coniglio.

Per comporre il piatto scaldare il disco di coniglio, aggiungere sopra la zuppetta di pomodoro ed erbette aromatiche fresche. In abbinamento servire il lingotto di melanzana e la purea.