L'Intervista

INTERVISTA A FRANCO MOLTENI DIRETTORE CENTRO RIABILITAZIONE VILLA BERETTA

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VILLA BERETTA: CENTRO DI ECCELLENZA DEI PROGRAMMI MEDICO-RIABILITATIVI

In una logica di ricerca nazionale il Centro di Riabilitazione Villa Beretta, presidio dell’Ospedale Valduce di Como, può godere di un Cobot che permette alle persone con lesione spinale di fare riabilitazione attraverso il cammino senza appoggiarsi ad alcun supporto.

Il cobot rientra nel progetto Fit FOR Medical Robotics, correlato al PNRR. Il progetto si prefigge nei prossimi quattro anni di rivoluzionare l’utilizzo delle tecnologie in medicina riabilitativa.

Il direttore del Centro di Riabilitazione Villa Beretta Franco Molteni ha chiarito quanto ricerca e innovazione siano fondamentali in ogni branca della medicina.

Intervista Franco Molteni

Villa Beretta è un centro di eccellenza ed è oggi anche un istituto di ricerca e innovazione dedicato alla Medicina Riabilitativa? Come si è giunti a questo importante traguardo?

Negli ultimi venti anni Villa Beretta ha effettuato programmi di ricerca clinica che per volume, qualità e importanza delle collaborazioni ha giustificato la creazione di un istituto di ricerca vero e proprio con nuovi spazi ad esso dedicati. Rehabilitation Research Innovation Institute rappresenta un trampolino importante per dare più qualità, intensità di relazioni alle attività di ricerca per il futuro. Villa Beretta è un Centro corredato e correlato ad una rete di centri di ricerca; abbiamo rapporti consolidati da anni con il CNR ed in particolare con l’istituto tecnologie industriali intelligenti per il manifatturiero avanzato, con la bioingegneria del Politecnico di Milano, con l’Istituto italiano di tecnologia, con L’EPFL di Losanna, con Moser di Philadelphia, con la British Columbia University di Vancouver, con l’istituto di Neuroscienze dell’Università di Amburgo, con l’istituto di biorobotica della Scuola superiore Sant’Anna di Pisa, solo per citarne alcuni.

Direttore il nuovo centro si affiancherà all’ospedale già esistente?

Certamente l’ospedale resterà con i suoi 100 posti letto e in futuro avremo una struttura più ampia e solida che continuerà a lavorare in maniera congiunta per supportare le attività di ricerca che da sempre effettua Villa Beretta anche con attività ambulatoriali come già accade.

Direttore quotidianamente quante persone possono ricorrere alla terapia riabilitativa con il cobot?

Una seduta dura un’ora quindi ogni giorno otto persone fanno questo tipo di terapia riabilitativa. Esiste un software che stabilisce il programma per ogni paziente in base all’età, allo stato di salute e all’evoluzione funzionale.

Quali sono gli effetti che il cobot può produrre?

Naturalmente dipende dalla problematica del singolo paziente. Anche in chi ha una paralisi completa degli arti inferiori c’è possibilità di interazione tra il soggetto e il cobot. Lo scopo del suo utilizzo è migliorare il controllo del tronco ovvero anche godere dei benefici della funzionalità intestinale. Per tutti è sicuramente un prezioso alleato a livello psicologico in quanto aumenta la motivazione e l’intensità di collaborazione emozionale da parte del paziente durante il trattamento riabilitativo.

A Villa Beretta si accede come struttura di sanità nazionale?

Fin dalla sua apertura, nel 1946, Villa Beretta è un istituto religioso non profit di proprietà della Congregazione delle Suore Infermiere dell’Addolorata e lavoriamo per il novantanove percento per il servizio sanitario nazionale.

Medicina riabilitativa: da robot a cobot