Sport e Forma Fisica

Mario Sanzullo: una vita dedicata al nuoto

Impegno e costanza per raggiungere obiettivi sempre più ambiziosi.

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53 anni fa un Napoletano ha vinto la storica competizione Capri-Napoli, 53 anni dopo quel trofeo torna a casa sua e a vincerlo è il 30enne Mario Sanzullo che con una performance straordinaria raccoglie un’eredità a lungo attesa.

Mario hai da poco trionfato nella storica competizione Capri-Napoli, quali sono state le emozioni provate, considerando che dopo 53 anni il trofeo è nuovamente di un napoletano?

Io conosco la Capri Napoli da quando ero piccolo, l’ho sempre vista come una vera e propria impresa leggendaria. Immaginare di prendere un aliscafo da Napoli per raggiungere Capri e poi dover tornare indietro a nuoto è proprio qualcosa di unico. Quando mi è stata proposta la prima volta ho risposto: “la farò quando mi sentirò pronto”. E quando me la sono sentita ci ho provato e ci ho messo tutto me stesso. Mi ero fissato come obiettivo del 2023 quello di vincerla e arrivare al traguardo e guardare negli occhi amici, parenti e preparatori è stato davvero eccezionale.

Il nuoto in acque libere ha tante difficoltà quali sono le più dure secondo te?


Le difficoltà maggiori riguardano le condizioni del mare, se e quanto è agitato, e la temperatura dell’acqua. Per fortuna entrambi questi elementi sono stati a nostro favore e non posso lamentarmi. La difficoltà più grande però a mio parere è di tipo mentale. Dopo due ore di nuoto, circa 10 km fatti, mi sono voltato verso Capri e l’ho vista ancora lì, vicinissima. Questi elementi possono fortemente demotivare, e bisogna combattere per non mollare.

Ritorniamo ai tuoi inizi, quando e perché hai deciso di fare questo sport?


Io ho iniziato a nuotare a 4 anni nella piscina di Ponticelli, ho cominciato con le prime bracciate fino al passaggio nella squadra agonistica. Verso i 15/16 anni mi sono spostato al circolo canottieri di Napoli, mi ha subito colpito che fosse proprio sul mare ed ero già allora affascinato dal nuoto in acque libere. Ero giovane ma in quel periodo ho capito che quello poteva essere il mio futuro, complice anche il mio corpo che mi permette di fare gare di resistenza. La mia vita è stata sempre scandita da orari e regole, e credo sia per questo che sono riuscito a crescere.

Quali sono state le tue esperienze in carriera più difficili e quale la più bella?


L’esperienza più difficile e bella allo stesso tempo è stata la qualificazione per le Olimpiadi. In quel quadriennio ho faticato molto per raggiungere l’obiettivo di partecipare alle Olimpiadi del 2020, poi spostate causa covid. Mi sono qualificato a Gwangju in Corea e per me esisteva solo quell’obiettivo. Il momento in cui ho capito di essermi qualificato è stato uno dei più belli della mia vita, allo stesso tempo però sapevo che quella era l’occasione della mia vita ed è una cosa piuttosto difficile da gestire emotivamente.

Mario quali sono i tuoi prossimi obiettivi?


Il mio prossimo obiettivo, per il 2024, è il circuito delle tappe di coppa del mondo, dove spero di posizionarmi bene in classifica.

Sport e alimentazione sana sono alleati preziosi per la salute, tu che regime alimentare segui e come si svolge il tuo allenamento quando non hai gare da disputare a breve?


Il cibo per me è un carburante e lo è in qualsiasi momento. Mi alleno molto e quindi mangio molto ma mangio bene, tanti carboidrati e proteine ma ben scelte, in modo tale che il mio corpo possa essere un valido alleato durante gli allenamenti e durante le gare. Evito assolutamente alcool e fritture, in ogni caso non fanno male solo ad uno sportivo ma a tutti.

Mario cosa consiglieresti ai giovani per avviarsi a questo sport?

Il mio consiglio è quello di impegnarsi ogni giorno, essere costanti e tenaci premia, e se si lavora tanto il risultato prima o poi arriva, purtroppo non abbiamo modo di sapere quando arriverà ma dobbiamo crederci sempre e sono sicuro che la forza di volontà sia l’elemento cardine per un ragazzo che si avvicina a questo sport.

La Capri-Napoli è la più antica maratona in acque libere ed è considerata a livello mondiale tra le maratone più complesse da affrontare. Per molti anni i favoriti sono stati i nuotatori Egiziani ed Argentini che hanno dominato la competizione. La distanza da percorrere è di circa 36 chilometri partendo da Marina Piccola fino al lungomare di Napoli. Nel 2020 trionfa per la prima volta una donna, l’italiana Adriana Bridi, che è tuttora detentrice del record assoluto della competizione con un tempo di 6:04:26.

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