I Bendagnez è la community Instagram di genitori di bambini che per preservare lo sviluppo delle vie visive devono ogni giorno, per anni, mettere una bendina sull’occhio che vede bene, per costringere l’altro occhietto, quello pigro, a lavorare. Una diagnosi che coglie all’improvviso molti genitori e che può scoraggiare. «Non è facile questa terapia – spiega l’autrice del progetto, Elisa Raimondi – che si usa nei casi di ambliopia, strabismo, cataratta congenita e altre problematiche visive né per i bambini, né per i genitori che di frequente incontrano la resistenza del proprio figlio ad accettare di trascorrere gran parte della giornata con una benda sull’occhio. A ciò si aggiunge talvolta la paura di essere presi in giro da amichetti e compagni, o anche solo di essere oggetto di interesse non richiesto mentre si è al parco o al supermercato».
Per questo è nata la community dei “Bambini con gli occhi colorati”, e per loro è stato ideato un inno musicale. «Siamo i Bendagnez, colora, colora, colora, così l’occhietto lavora, lavora, lavora e con il tempo migliora, migliora, migliora» recita il ritornello. Una musica orecchiabile, con poche parole che però racchiudono l’essenza del bendaggio: tenere i bambini impegnati in attività, come il colorare, durante l’occlusione così da far lavorare l’occhio pigro favorendo il miglioramento delle funzioni visive.
«Quando Lele (Emanuele Mapelli), il papà musicista di una piccola Bendagnez, ci ha proposto di scrivere testo e musica per una canzone da usare come inno per questi bambini, siamo rimaste entusiaste. Le nostre più rosee aspettative sono state di gran lunga superate grazie all’offerta di collaborazione venuta da Greta Mancini e Carlo Rossetti, rispettivamente voce e patron di Coccole Sonore, canale web con oltre 2 milioni di iscritti dedicato ai bambini e alle loro famiglie, per scoprire cantando il mondo che li circonda. Grazie a loro la canzone dei Bendagnez è diventata anche un bellissimo cartone animato su Youtube, per la gioia di tanti bambini con gli occhi colorati, perché portano sull’occhio variopinte bendine».
Per aiutare i genitori a gestire l’occlusione e stimolare la compliance del bambino, sono stati prodotti anche numerosi albi illustrati e quaderni di attività che attraverso principesse, pirati e piratesse, sirenette, dinosauri e simpatici animali, riescono a coinvolgere il bambino in maniera divertente, così che anche lui impari a prendere nota dei propri successi. A queste famiglie @ibendagnez offrono anche un servizio gratuito molto importante: una chat dove si possono confrontare con altri genitori che hanno vissuto o stanno affrontando questo percorso, e dove sono supportati non solo da professionisti della visione (oculisti, ortottisti, optometristi, ottici e contattologi), ma anche da altre figure professionali, come ad esempio psicologa, psicoterapeuta e pediatra. Ci si può iscrivere dal link in bio del profilo.
Per informazioni visita il sito www.occhideibimbi.it o manda una mail a info@occhideibimbi.it.
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