Pediatria

Il ruolo del pediatra nello screening oculistico infantile?

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Il pediatra di famiglia svolge un ruolo cruciale nello screening oculistico infantile, agendo come prima linea di difesa per la salute visiva del bambino. Il suo ruolo si articola in diversi momenti chiave:

Effettuazione del Test del Riflesso Rosso (RRT): in Italia, il pediatra è il principale responsabile dell’esecuzione del RRT nei neonati. Questo test, eseguito preferibilmente entro i primi 3 giorni di vita e in ogni caso prima della dimissione dal Punto Nascita, consente di individuare precocemente patologie oculari come cataratta congenita, retinoblastoma e altre anomalie. In caso di anomalie o dubbi, il pediatra deve indirizzare immediatamente il neonato ad un oculista specializzato in oftalmologia pediatrica.

Ripetizione del RRT durante i bilanci di salute: il pediatra di famiglia deve ripetere il RRT durante i bilanci di salute programmati, in particolare nei primi tre anni di vita. Questo permette di monitorare l’evoluzione del sistema visivo del bambino e di individuare eventuali problemi che potrebbero emergere successivamente alla nascita.

Valutazione della storia familiare e personale: il pediatra deve raccogliere informazioni sulla presenza di patologie oculari in famiglia, come miopia, strabismo e ambliopia. Queste informazioni, insieme all’osservazione del comportamento del bambino, possono aiutare ad individuare precocemente i soggetti a rischio di sviluppare problemi visivi.

Esecuzione di test di screening aggiuntivi: oltre al RRT, il pediatra può eseguire altri test per valutare la salute visiva del bambino, come il test del riflesso pupillare, il test dei riflessi corneali (Test di Hirschberg) e il Cover-Uncover Test per individuare la presenza di strabismo. In caso di esito incerto o di difficoltà in uno di questi test, il pediatra deve indirizzare il bambino ad un oculista per un approfondimento.

Educazione sanitaria e counselling ai genitori: il pediatra di famiglia ha un ruolo fondamentale nell’educazione sanitaria dei genitori, fornendo informazioni sull’importanza della prevenzione e della diagnosi precoce dei problemi visivi. Deve anche incoraggiare i genitori a portare il bambino a controlli oculistici regolari, anche in assenza di sintomi evidenti.

Sebbene il pediatra non possa sostituire la figura dell’oculista, la sua competenza e attenzione sono fondamentali per garantire un corretto sviluppo visivo del bambino. La collaborazione tra pediatra e oculista, all’interno di un percorso strutturato di screening, è essenziale per la prevenzione e il trattamento tempestivo dei problemi visivi in età pediatrica.

Maggiori informazioni su questo e altri temi nel libro “Gli occhi dei bambini. Guida alla salute visiva dei nostri figli”, Enrica Ferrazzi – Maria A. Stocchino, edizioni Sonda.