Quando si pensa alla salute fisica, in maniera immediata, sappiamo già a cosa ci riferiamo: una serie di azioni che mettiamo in atto affinché il malessere che avvertiamo in una zona più o meno circoscritta del nostro corpo cessi di esistere. Ci rivolgiamo quindi al Medico di Medicina Generale (MMG) che ci indirizzerà verso professionisti specializzati.
Quando, invece, si parla di salute mentale, ci si immagina qualcosa dai contorni sfumati; identificare la posizione del malessere risulta difficoltoso così come l’iter da seguire per chiedere supporto. In questo, gioca un ruolo fondamentale anche lo stigma a cui il disagio mentale è legato, nostro retaggio culturale. Ma qual è, quindi, il percorso da seguire per chiedere aiuto? Esiste un percorso specifico e dettagliato? E quali sono le professioni specialistiche che se ne occupano?
Siamo portati a pensare che le uniche professioni coinvolte siano lo Psichiatra e lo Psicologo ma, in realtà, non è così; vi sono i Tecnici della Riabilitazione Psichiatrica e gli Educatori Professionali.
Chi sono queste professioni e di cosa si occupano nello specifico?
- Lo Psichiatra è un medico specializzato in psichiatria; si occupa della diagnosi e del trattamento farmacologico dei disagi mentali.
- Lo Psicologo è un professionista che ha conseguito la laurea magistrale; si occupa della valutazione psicologica con il fine di identificare lo stato emotivo e cognitivo della persona. Inoltre, se specializzato, può utilizzare la psicoterapia.
- Il Tecnico della Riabilitazione Psichiatrica (TeRP) è un professionista sanitario che ha conseguito la laurea triennale; si occupa della valutazione funzionale al fine di identificare abilità e risorse della persona. Infine, sulla base di questa, struttura degli interventi terapeutico-riabilitativi orientati al recupero e/o sollecitazione di abilità cognitive, sociali, di autonomia e lavorative. Si occupa, inoltre, della supervisione della terapia farmacologica.
- L’Educatore professionale, a seguito della tipologia di laurea triennale che consegue, può o meno essere un professionista sanitario. Questa professione si occupa della strutturazione di interventi socioeducativi al fine di favorire l’inserimento sociale e migliorare la qualità di vita della persona.
Per distinguere al meglio queste quattro professioni, si riporta, di seguito, un esempio pratico:
Marco ha 22 anni. Da alcuni mesi la cura di sé è calata drasticamente, si è chiuso in se stesso ed evita di uscire; resta chiuso nella sua camera anche per giorni interi evitando, alle volte, di mangiare. Ha smesso di frequentare l’Università e parla di cose che non corrispondono alla realtà. I genitori, preoccupati, chiedono aiuto al loro Medico di Medicina Generale (MMG) che li indirizza dallo Psichiatra del Centro di Salute Mentale (CSM) territoriale.
Cosa farà lo Psichiatra per Marco?
Dopo aver fatto 2-3 colloqui con lui identificherà alcuni sintomi che gli faranno sospettare l’insorgenza della schizofrenia, quindi, gli somministrerà un test diagnostico che confermerà tale diagnosi. Infine, gli prescriverà un farmaco (antipsicotico) che aiuterà Marco nella gestione iniziale della sintomatologia e lo indirizzerà verso un percorso di supporto psicologico e riabilitativo.
Cosa farà lo Psicologo per Marco?
Dopo alcuni incontri con lui farà una valutazione psicologica con l’obiettivo di aiutarlo a riconoscere i segni precoci di crisi e, di conseguenza, a gestire i suoi sintomi. Poi lavorerà con la famiglia di Marco per spiegare loro cos’è la schizofrenia, suggerendo delle strategie di supporto. Infine, se specializzato, strutturerà un percorso di psicoterapia.
Cosa farà il Tecnico della Riabilitazione Psichiatrica (TeRP) per Marco?
Dopo alcuni incontri farà una valutazione funzionale di Marco e strutturerà un piano riabilitativo volto ad aiutarlo a organizzare la sua giornata da studente universitario, lo supporterà nella gestione della terapia farmacologica, attuerà degli esercizi al fine di migliorare la sua attenzione e concentrazione, coinvolgerà Marco in attività di gruppo con suoi pari che siano oppure no affetti da disagio psichico, in modo tale da stimolare le sue capacità relazionali. Inoltre, anche questo professionista lavorerà con la famiglia di Marco al fine di far comprendere anche a loro le difficoltà del figlio e come possano essere di supporto per lui.
Cosa farà l’Educatore professionale per Marco?
Lo aiuterà a sviluppare abilità sociali e quotidiane in un contesto educativo, lo accompagnerà alle prime uscite, in modo tale da essere di supporto, e renderà partecipe Marco in attività di gruppo di carattere creativo e occupazionale in modo tale da sollecitare la gestione autonoma del tempo libero.
Come possiamo osservare, queste figure collaborano tra loro in modo complementare: lo Psichiatra gestisce la parte clinica e farmacologica, lo Psicologo lavora sulla comprensione e gestione dei sintomi che influiscono sull’umore, sui pensieri e comportamenti, il TeRP coltiva il recupero delle abilità cognitive e sociali volte al raggiungimento di un buon grado di autonomia, l’Educatore lavora sul reinserimento sociale e sviluppo personale.
Nell’ambito della salute mentale, quindi, è fondamentale il lavoro di squadra; solo la collaborazione tra professionisti rende possibile garantire interventi efficaci e personalizzati, capaci di rispondere ai bisogni specifici di ogni individuo. Questa multidisciplinarità non solo è un valore aggiunto, ma rappresenta una necessità al fine di affrontare la complessità che contraddistingue la salute mentale.
Arianna Sacco – è impegnata in un percorso che integra riabilitazione psichiatrica e psicologia clinica. Lavora in un centro diurno per disturbi dell’età evolutiva, affinando competenze relazionali e osservative. Crede nel potenziale di crescita di ogni individuo e nell’efficacia di un approccio che unisca intervento pratico e ascolto profondo.