Benessere

Bere correttamente aiuta a prevenire cistiti e calcoli

Due litri al giorno, distribuiti nell’arco della giornata

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Con l’arrivo dell’estate, il caldo e la sudorazione mettono a dura prova il nostro equilibrio idrico. Eppure, sottovalutare l’importanza dell’idratazione può esporre a fastidi e problemi di salute anche seri. A lanciare un appello alla prevenzione è il professor Vincenzo Mirone, urologo e presidente della Fondazione PRO – Prevenzione e Ricerca in Oncologia.

“Sono due le patologie che sono legate alla disidratazione – spiega Mirone –. La prima è la cistite, cioè l’ infezione della vescica, e la seconda è la calcolosi, che colpisce soprattutto nelle nostre terre del Sud. Bere in maniera sufficiente protegge il corpo sia da queste infezioni della vescica, ma soprattutto dalla formazione di calcoli”.

Ma quanta acqua bisogna bere al giorno per stare bene, e come assumerla correttamente?

“Questa è la grande vera domanda – continua Mirone – perché ognuno di noi beve alla sua maniera, dico io. C’è chi fa la botta d’acqua al mattino, come la chiamavano i neurologi, e chi beve solo la sera. Invece la regola è distribuire bene questi due litri di acqua al giorno:i famosi otto bicchieri, diluiti nelle 24 ore. Questo semplice accorgimento porta ad abbassare il peso specifico dell’urina e riduce il rischio di infezioni e calcoli”.

Dunque, la corretta idratazione non è solo una buona abitudine, ma una vera e propria strategia di prevenzione.

La Fondazione PRO rinnova il proprio impegno a informare i cittadini, anche d’estate, su come piccoli gesti quotidiani possano fare una grande differenza nella tutela della salute urologica.