«Il 60% delle morti per malattie croniche non trasmissibili può essere eliminato attraverso una corretta alimentazione». Lo ha ribadito la professoressa Annamaria Colao, Vicepresidente del Consiglio Superiore di Sanità tra i fondatori di Campus Salute, durante la seconda giornata del progetto che porta la prevenzione sanitaria italiana negli Stati Uniti.

La professoressa Colao ha illustrato l’importanza scientifica della dieta mediterranea, sostenuta da oltre 10.000 pubblicazioni internazionali che ne dimostrano l’efficacia nella prevenzione di diabete, obesità, malattie cardiovascolari, patologie neurodegenerative come demenza e Alzheimer, malattie infiammatorie croniche e almeno sette tipi di cancro, inclusi quelli della mammella, della prostata e di tutto il tratto digestivo.
«La possibilità di recuperare i dettami della dieta mediterranea con cibi originali, naturali e preparati secondo la tradizione della cultura mediterranea rappresenta la chiave per la prevenzione», ha sottolineato Colao. «Non si tratta solo di prodotti a chilometro zero, ma di riscoprire una cucina lenta, una preparazione attenta e una tavola che raccoglie la famiglia. Queste sono le tradizioni che dobbiamo recuperare per la nostra salute».
La fondatrice di Campus Salute ha inoltre evidenziato i rischi legati al consumo di cibi processati, collegando direttamente alcune forme di demenza e alterazioni della funzione cognitiva al loro consumo regolare. «Dobbiamo cercare di replicare la tradizione della dieta mediterranea ovunque nel mondo, utilizzando i migliori prodotti disponibili localmente», ha concluso rivolgendosi alla numerosa comunità italiana presente a New York.

L’inaugurazione della settimana newyorkese di Campus Salute, lo scorso 24 settembre, in concomitanza con l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, ha visto la partecipazione di importanti rappresentanti istituzionali: il Vice Ministro degli Esteri Edmondo Cirielli, il Console Generale d’Italia a New York Fabrizio Di Michele, la Vice Segretario Generale per i Paesi Anglofoni extraeuropei del CGIE Silvana Mangione, il presidente di Campus Salute Pasquale Antonio Riccio, il presidente di IARL Davide Ippolito, il fondatore e presidente della GrowTogether Foundation Don Luigi Portarulo e il CEO della Scuola d’Italia Michael Cascianelli.

«Portiamo la prevenzione tra la gente, gratuitamente e con il cuore: è il volontariato la nostra vera forza. Siamo arrivati da Napoli fino all’ONU con l’obiettivo di diffondere consapevolezza e promuovere la cura di sé, del corpo e della mente», ha dichiarato il presidente Riccio durante il taglio del nastro.
Il Vice Ministro Cirielli ha ribadito l’importanza dell’iniziativa: «La prevenzione è il primo farmaco. Queste iniziative rappresentano un modello da diffondere in Italia e nel resto del mondo, permettendoci di far conoscere all’estero le nostre eccellenze impegnate nel volontariato e nella cooperazione».
Campus Salute, progetto che unisce prevenzione, volontariato e partecipazione civica, porta così negli Stati Uniti un messaggio universale: la salute come diritto e la prevenzione come pratica di comunità, celebrando il ruolo fondamentale di medici, infermieri e operatori volontari che costituiscono il vero motore di un’iniziativa che ora guarda con fiducia a un futuro internazionale.
La prima edizione americana di Campus Salute rappresenta il primo passo verso l’internazionalizzazione del progetto, con l’obiettivo di diffondere la cultura della prevenzione e dell’alimentazione sana come strumento di salute pubblica accessibile a tutti.