Possiamo definire lo stereotipo come un modello, una semplificazione della realtà. È la componente cognitiva alla base del pregiudizio. Il fattore cognitivo è legato allo stereotipo mentre il fattore valutativo è dato dal pregiudizio.
Il pregiudizio è un’opinione che formuliamo senza avere nessuna prova o supporto. Può essere positivo, ma in genere è negativo.
Chi ha studiato maggiormente i pregiudizi e la loro natura è stato Allport, il quale li definisce come: “pensar male degli altri senza una ragione sufficiente”. La definizione contiene i due elementi essenziali: il riferirsi ad un giudizio infondato ed il valore negativo.
Un pensiero diventa pregiudizio quando diventa irreversibile, anche di fronte a evidenze differenti che lo contraddicono.
Degli esempi per comprendere meglio la differenza:
Stereotipo 1: “I napoletani sono tutti ladri”
Pregiudizio 1: “Quel Marco che ho conosciuto a Napoli è un imbroglione!”
Stereotipo 2: “Lo psicologo è una persona brava ad ascoltare”
Pregiudizio 2: “Che fortuna che la tua amica sia psicologa, di certo saprà ascoltarti”
Possiamo individuare dei fattori che influenzano la nascita e il mantenimento di pregiudizi come:
- l’educazione e l’imprinting della famiglia
- il gruppo sociale di appartenenza
- la personalità più autoritaria (rigidità maggiore, rispetto delle regole)
- la competizione fra gruppi.
Stereotipi e pregiudizi comportano una riduzione della propria libertà personale, nonché forme, più o meno gravi, di discriminazione: persone che appartengono ad un gruppo diverso dal proprio vengono trattate in modo negativo e isolate.
QUALI POSSONO ESSERE LE CONSEGUENZE?
- Allontanare le persone ritenute diverse ha un effetto negativo sulla loro autostima, cambiano il concetto di sé: una persona può arrivare a svalutarsi completamente.
- La discriminazione può portare ad una diminuzione dell’impegno: cambia e si riduce la motivazione (se so di essere isolato e non essere considerato).
- Si avverano le profezie: agiamo con gli altri in base a quello che ci aspettiamo da loro e in base a ciò che gli altri pensano di noi. Queste persone escluse e discriminate, isolate, finiscono per comportarsi proprio come ci si aspetterebbe da loro.
- Si realizza un isolamento sociale: una chiusura sempre maggiore e una difficoltà a relazionarsi con gli altri.
Nella vita quotidiana abbiamo bisogno di semplificare e generalizzare, in modo da comprenderci quanto più facilmente possibile. Stiamo attenti solo a non estremizzare tali semplificazioni e categorizzazioni, altrimenti sfociamo in stereotipi e pregiudizi, elementi che non favoriscono il benessere psicologico proprio e altrui.