Sport e Forma Fisica

LORENZO UGLIETTI: Il basket una passione nata da bambino

Dieta mediterranea, migliorarsi sempre e divertirsi i suoi tre punti di partenza.

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Il basket è uno degli sport più avvincenti, del resto non è ammesso pareggio, ma con singoli overtime alla fine della gara dovrà esserci una squadra vincitrice.

Lorenzo Uglietti, torinese di 29 anni è un play-guardia con 192 centimetri di altezza. Nelle ultime due stagioni è stato il capitano della Gevi Napoli Basket che proprio vincendo l’ultima gara ha confermato la sua permanenza in serie A.

Lorenzo esordisce in massima serie con Biella, quattro invece le stagioni giocate con Latina e prima di approdare a Napoli ha disputato due stagioni con Treviso contribuendo alla promozione in A1 della squadra veneta. Al suo attivo anche la vittoria di 3 coppa Italia con Latina, Treviso e Napoli.

Lorenzo quando e come nasce la tua passione per il basket? Hai avuto un atleta a cui ti sei ispirato?

Ho iniziato a giocare basket a sei anni per puro divertimento. La passione credo me l’abbia trasmessa mio padre che giocava, ma non mi ha mai spinto e forzato a giocare a basket, però magari portandomi a vedere le partite del Torino mi ha fatto appassionare a questo sport. Poi in adolescenza il mio idolo è diventato Ginobili, un giocatore estroverso, fantasioso con il capello lungo che mi faceva impazzire ed infatti, proprio per emulare lui, mi sono fatto crescere i capelli per la prima volta.

Lorenzo il basket è uno sport molto avvincente e davvero fino all’ultimo secondo la partita può capovolgersi cosa occorre oltre alle capacità tecniche?

La concentrazione è fondamentale, sono tanti gli aspetti da gestire sul parquet: le letture sulla difesa, la preparazione fatta in allenamento, l’evolversi della partita. Inoltre aggiungerei anche tanta grinta e voglia che viene fuori anche nel corso della partita con l’atmosfera e il pubblico.

Che tipo di alimentazione è necessario seguire per chi svolge questo sport?

Una dieta equilibrata, la classica dieta mediterranea è per me l’ideale alternando carboidrati, proteine, verdure e legumi. Personalmente in nessuna società in cui ho giocato finora mi è stato imposto un regime alimentare particolare, ma tutte le società sono solite fare un paio di volte al mese dei controlli peso, massa grassa, circonferenze al fine di tenere sotto controllo ciascuno e nel caso emerge una problematica si interviene con un nutrizionista.

Quali sono i tuoi obiettivi futuri?

Migliorare sempre di più, perchè per me non si smette mai di migliorare, lavorare per alzare il proprio livello di gioco. La mia carriera è stato un crescere: sono partito dalla serie B arrivando in A iniziando disputando pochi minuti e che poi sono aumentati nel tempo. Quindi la mia filosofia di gioco è ancora oggi fare piccoli passi per arrivare sempre più in alto.

C’è una squadra in cui vorresti giocare?

Non c’è una squadra in particolare, poichè sono pronto a valutare ed accogliere ogni possibile proposta interessante che mi si prospettasse, ma sicuramente mi farebbe piacere giocare prima o poi nel Torino, mia città natale.

Lo sport è anche disciplina in questo numero ci siamo soffermati sui giovani cosa ti senti di dire a loro, avendo rivestito anche il ruolo di capitano?  

Divertirsi sempre in ogni attività, anche se non è facile. Facendo le cose divertendosi si può sfruttare anche meglio il proprio talento.

Il basket è uno sport di squadra e ti insegna a condividere gli spazi, il rispetto per gli altri e questi insegnamenti se riesci a farli tuoi nella vita di ogni giorno ti aiutano nella famiglia così come in qualsiasi contesto ti pone innanzi la vita.