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Alessandro Borghese: Innovazione e creatività

“Il lusso della semplicità”, un mix perfetto.

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Alessandro Borghese: chef, comunicatore, scrittore, presentatore televisivo, marito, papà…What else? Un vulcano che oggi non ha bisogno di presentazioni e che ha costruito passo passo la sua carriera partendo giovanissimo. Scopriamo con lui da dove è partito e quali sono i suoi sogni tenuti ancora nel cassetto.

Alessandro, origini tedesche e napoletane, un mix di rigore e creatività, ma da dove sei partito e come è nata la tua carriera?

Ho raccontato spesso di essere partito giovanissimo, avevo solo 14 anni ma già una grande passione per questo lavoro. Ho poi lavorato diversi anni sulle navi da crociera e ho cominciato a viaggiare, scoprire nuove culture, mixare gusti ed incuriosirmi nello sperimentare. È stato un lungo viaggio, potrei dire: “Dal ragù di papà fino a qua”!

Tv e cucina, 2 volti di Alessandro che si mixano perfettamente. Come riesci a dedicarti ad entrambe le cose? Quali sono gli aspetti positivi e negativi di due impegni così intensi?

Ci riesco non fermandomi mai, termino la registrazione di un programma e corro dai miei ragazzi in cucina. Non è sempre facile ma queste sono due facce della stessa medaglia e che riescono a completarmi. Amo entrambe le cose perché mi permettono di esprimere passioni diverse, ma non finisce qui ne ho tante altre, l’arte, la musica e cerco di dedicare uno spazio a tutte. Non c’è un vero segreto solo l’amore totale per questo lavoro.

Creatività dei menu, eventi studiati nei dettagli come l’ultimo di capodanno “Ale in Loveland”, un vulcano di idee che ti differenziano dalla “massa”, quale credi che sia l’elemento differenziante che rende “il lusso della semplicità”, il tuo ristorante, un posto da non perdere?

Probabilmente un’unione di cose, quello che ho cercato di creare nei miei ristoranti è un ambiente caldo, accogliente e piacevole. I miei ospiti sono famiglie, coppie, amici ed è un luogo adatto a tutti. C’è una scelta dei piatti che permette di fare una reale esperienza culinaria, la scelta della musica che accompagna la serata e ovviamente le persone: io sono presente in primis nei miei ristoranti ma tutto il personale punta ad accogliere e coccolare gli ospiti al meglio. Quello che mi dicono spesso è che gli ospiti si sentono a loro agio e che hanno voglia di tornare presto. Esiste un complimento migliore?

La nostra rivista sostiene i temi della salute e del benessere come fondamentali per una vita sana, aspetti che passano anche dalla cucina. Come curi quest’aspetto nel tuo ristorante?

Sarò onesto su questa domanda, avere un ristorante in pieno centro e in una città come Milano rende quasi impossibile alcuni concetti come quello del km 0, però io sono attentissimo alle materie prime e il mio lo definirei un chilometro Italia, perché scelgo tutti prodotti che provengono dal nostro paese. Inoltre ho prestato grandissima attenzione all’ecosostenibilità dei miei ristoranti, dalla scelta delle vernici a tutta la struttura, cercando così di impattare meno possibile.

Riuscire nell’impresa di offrire in famiglia piatti gustosi ed equilibrati non è semplice, sei riuscito a conquistare 3 premi  Moige per il programma Alessandro Borghese Kitchen Sound, sostenendo cosi genitori nel loro delicato compito di rendere il pasto quotidiano un momento salutare e allegro di vita familiare. Raccontaci qualcosa in più.

In realtà parte tutto da quando anni fa preparavo da zero i pasti per le mie figlie, con il tempo poi ho aumentato l’attenzione verso questo tema e nel programma mi sono anche fatto affiancare da un pediatra che mi dava dei consigli durante la preparazione, i premi  Moige sono stati un bellissimo riconoscimento a tutto questo. Credo fermamente che sia importantissimo trasmettere ai figli una buona cultura alimentare, parte tutto da noi e da quello che gli proponiamo.

L’anno è appena iniziato, momento di resoconti e progetti, sei soddisfatto di quest’anno, quale progetto c’è in cantiere?

Sono molto soddisfatto. Nei prossimi mesi andranno avanti i progetti televisivi di Food Media Factory con produzioni originali come “Artisti del Panettone” condotto da Chiara Maci e “Accademia di Pasticceria” con i Maestri Pasticceri AMPI. Nel corso dell’anno aprirà il bistrot al Padel Palace in centro a Milano e sono già a lavoro per la preparazione dei menu. Insomma tanti progetti, tutti fatti con il cuore!

Lasciamo sempre ai nostri lettori “la ricetta dello chef”, una sua ricetta del cuore o una ricetta del ristorante che lo distingue.

Pasta e patate di Alessandro Borghese

Per 4 persone
Tempo di cottura: 10 minuti
Difficoltà: facile

INGREDIENTI

Pasta mista “Pasta Armando”: 180 g
Patate a pasta dura: 150 g
Pomodoro pelato: 60 g
Sedano: 50 g
Carote: 50 g
50 g : Cipolle dorate
Doppio concentrato di pomodoro: 20 g
Acciughe: 20 g
Guanciale di amatrice: 40 g
Rosmarino fresco: 60 g
Salvia : 60 g
Spicchio d’aglio: 1
Vino bianco: 40 ml
Pecorino romano stagionato 18 mesi: 60 g
Parmigiano Reggiano stagionato 30 mesi: 60 g
Provola affumicata: 60 g
Basilico: 4 g
Sale, pepe, olio EVO : q.b.

PROCEDIMENTO

Pela le patate e tagliale a cubetti. Taglia il guanciale a fettine sottili. Fai un soffritto con le verdure e rosola con aglio, acciuga e rosmarino e la salvia legati; aggiungi le patate e rosola per un minuto. Bagna con il vino bianco e lascialo evaporare. Unisci il pomodoro pelato e la doppia concentrata, copri di acqua e cuoci per circa 8/10 minuti. Aggiungi la pasta, porta a cottura e manteca con il pecorino grattugiato, il parmigiano e la provola affumicata; aggiusta di sale e pepe. Fai intiepidire la pasta e servi con foglie di basilico fresco.