Sport e Forma Fisica

Patrizio Oliva Campione olimpico

Dal tappeto della box al ring della strada

condividi

Patrizio Oliva con i suoi gloriosi successi (Olimpiadi, mondiali, titolo italiano e europeo) è un’icona del pugilato italiano ed oggi continua a stare sul ring, ma per allenare e sostenere i suoi allievi, infatti con Diego Occhiuzzi, schermidore olimpico, gestisce la Palestra “Milleculure” in un quartiere difficile di Napoli ed hanno attuato una politica di prezzi bassi per consentire a tutti di fare attività sportiva.

Quanto è importante lo sport per la salute?

Lo sport è un antinfiammatorio naturale, uno strumento di prevenzione delle malattie del cuore e della sindrome metabolica e di tante altre patologie.

Patrizio che rapporto ha con i ragazzi che allena?

Oltre ad allenare ad uno sport noi siamo anche allenatori di vita: mettiamo a favore dei ragazzi la nostra esperienza.

Trasmettiamo i valori che lo sport insegna come il rispetto delle regole e dell’avversario, il senso di appartenenza, la solidarietà, lo spirito di gruppo, il credere in se stessi, la tolleranza… valori che tradotti in senso civico sono rispetto delle leggi, della persona, dell’ambiente e quindi siamo convinti che se un bambino cresce ed acquisisce i valori dello sport sarà anche un buon cittadino.

Esiste oggi un suo erede?

Sinceramente ancora non l’ho individuato. Il pugilato non è uno sport facile perché sul ring non vince solo il più forte e bravo, ma occorre avere tante altre competenze come l’intelligenza, la velocità, la furbizia, lo spirito di sofferenza, la tenacia e quindi non è facile, ma è uno sport bellissimo che amo da sempre.

Quali sono i benefici del pugilato?

È uno sport che ti rende una persona equilibrata, contribuisce a farti acquisire autostima. Contrariamente a quanto si pensa non alimenta la violenza, ma piuttosto quando comprendi che le mani sono diventate delle armi sei più calmo ed affronti anche possibili motivi di lite con la giusta proporzione.

Lei lavora da anni con i ragazzi ed è anche mental coach che idea si è fatto di loro?

Purtroppo oggi i ragazzi sono sempre troppo soli innanzitutto perché la famiglia è cambiata, per motivi soprattutto economici  lavorano entrambi i genitori e quindi trascorrono tanto tempo sui social dove ci sono anche messaggi sbagliati. Spesso vengono abbagliati dall’idea che la strada del successo è quella più facile e cosi stiamo crescendo giovani deboli e non forti. Chiarisco forti nel senso che sanno accettare anche le proprie debolezze e cercare di trasformarle e superarle. Oggi invece la forza si confonde con il numero di followers e like e questo non è affatto positivo per il loro bene. Constato però che i tre pilastri educativi della nostra società  sono stati la famiglia, la scuola e lo sport, ma oggi la famiglia sta attraversando una forte crisi, la scuola ha perso il potere educativo e resta lo sport con i suoi valori e in cui io credo e continuo a trasmettere a chi incontro.