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Con l’arrivo della bella stagione svariate pubblicità ci propongono l’uso di antiparassitari in svariate forme… cerchiamo di fare un po’ di chiarezza sull’argomento.

In primis dobbiamo fare una distinzione tra endoparassiti (parassiti che vivono “all’interno” del nostro cane o gatto, come vermi piatti, tondi, protozoi …) ed ectoparassiti (zecche, pulci, pidocchi, zanzare, flebotomi…)

I parassiti possono causare problemi di salute ai nostri animali e in secondo luogo potrebbero causare patologie anche a noi persone.

Contro gli ectoparassiti abbiamo varie armi a disposizione: compresse masticabili, spot on, collari, terapie iniettive… ricordiamoci di parlarne con il veterinario di fiducia, che potrà consigliare la protezione più efficace in base allo stile di vita del nostro amico (Dove vive? Viaggia con noi? Sta con altri animali?) 

Ad esempio le compresse non hanno effetto repellente sugli insetti e quindi non proteggono dal potenziale rischio di trasmissione di filaria e leishmania. Quindi è opportuno trovare la giusta combinazione che protegga al meglio il nostro amico.

Pulci e zecche oltre a nutrirsi del sangue del nostro animale, possono trasmettere diverse malattie: le zecche potrebbero trasmettere babesiosi, borreliosi o malattia di Lyme, erlichiosi, anaplasmosi ed altre (alcune riguardano anche l’uomo); le pulci potrebbero veicolare la tenia, oltre alle reazioni cutanee dovute alla saliva di queste ultime, che possono riguardare anche l’uomo.

In caso di endoparassiti, il proprietario pensa solitamente che l’infestazione avvenga solo con l’ingestione da parte del proprio animale di feci contaminate…ma la maggior parte delle volte non accade così; basti pensare che le uova dei parassiti sono resistenti in ambiente, il nostro animale può ingerirle insieme ad un filo d’erba dove un animale aveva defecato precedentemente o leccandosi le zampe come normale routine post passeggiata o essere noi a portarle a casa.

Solitamente le infestazioni di lieve entità non portano a segni di malattia visibile da parte del proprietario, ma potrebbero scatenare una sintomatologia più importante in cuccioli o animali anziani o debilitati per altre patologie.

 Le linee guida consigliano di fare dei controlli annuali sulle feci dei nostri animali facendole analizzare dal veterinario, soprattutto perché non esiste un farmaco che tratti tutti gli endoparassiti; è necessario scegliere il farmaco migliore per il parassita che si rileva, in modo da debellare l’infestazione prima che si abbiano dei sintomi importanti.

Senza creare allarmismi, è utile ricordare che per gli endoparassiti dei nostri animali l’uomo è un ospite accidentale, per cui il ciclo vitale di questi non si conclude a livello intestinale, ma può causare problemi a svariati organi (sindrome della larva migrans oppure cisti a livello dei nostri organi). 

Quindi ricordiamoci sempre le buone pratiche di igiene come lavare spesso le mani e se abbiamo dubbi di contattare il veterinario.


Dott.ssa Elisa Colombo, laureata nel 2014 presso la Facoltà di Medicina Veterinaria all’Università Statale di Milano. I suoi principali interessi sono la medicina interna e di prevenzione. Si aggiorna costantemente tramite associazioni come Scivac, Unisvet, Cogito Ergo Vet. Nel 2018 ha seguito e concluso la scuola di Omotossicologia Veterinaria. Nel 2024 ha concluso un Master online in Medicina Felina e a marzo 2025 ha finito un corso sulle malattie infettive feline. Dal 2015 ha rilevato un piccolo ambulatorio dove tutt’ora lavora.