Benessere

Monkey mind, la ruminazione mentale

Vivere bene il presente

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Distrazioni, interruzioni, disturbi. Restare concentrati è uno sfinimento.

Il termine Monkey Mind è traducibile letteralmente in “mente di scimmia”.

È una condizione in cui l’attenzione è incapace di rimanere ferma su un unico pensiero per più di qualche secondo e in cui la mente si comporta come una scimmia agitata che salta da un ramo ad un altro di un albero presa dalla frenesia e dall’urgenza di “risolvere”.

I sintomi più riconosciuti sono: irrequietezza, difficoltà di concentrazione, scarsa attenzione nelle attività che richiedono attenzione come leggere o seguire la trama di un film.

Molti, però, trovano rimedio a questo sintomo calmando la mente e focalizzando l’attenzione su un’attività precisa.

Come si riesce a tenere a bada “la scimmia”?

Il consiglio è quello di ascoltare il proprio corpo e il proprio respiro, prestando attenzione alle sensazioni corporee e prendendo atto di ciò che c’è.

Focalizzare l’attenzione sul corpo è un primo passo per dare alla “scimmia” una casa e non una gabbia: è un modo per calmare la mente distogliendola dal pensiero ossessivo di controllare tutto.

Praticando questo esercizio, chiediamo alla nostra monkey mind di stare ferma sul ramo in cui si trova, quindi concentrare la mente al momento presente, piuttosto che guardare le esperienze negative del passato o aspettative del futuro ancora da realizzare.

Si tratta di una semplice meditazione per interrompere questo circolo vizioso della mente.

Molti studi dimostrano i benefici eccezionali di questa pratica sulla salute: riduce l’ansia, l’ipertensione, il colesterolo e i dolori cronici.

L’obiettivo è cambiare prospettiva e cambiare il proprio dialogo interiore.

Salute è… prendersi cura della propria salute mentale.