Nutrizione

Primavera…non ti temo!

Semplici consigli alimentari per non soffrire con lo stomaco.

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Giovanna de Leo

Biologa nutrizionista e kinesiologa, laureata con lode in Biologia della Nutrizione all’ Università Federico II di Napoli.

È qualificata in kinesiologia applicata (una disciplina olistica basata sulla medicina cinese). Svolge tale lavoro da 10 anni e ha conseguito molteplici corsi e master. In particolare, quello in medicina funzionale le ha permesso di specializzarsi nel ramo dell’alimentazione funzionale. Attraverso l’alimentazione migliorano le funzioni dell’organismo, eliminando fastidiosi sintomi (come emicrania, reflusso gastroesofageo, gonfiore addominale, colon irritabile, allergia al nichel, pruriti.

Primavera, che bella parola! Il solo pensarla ci evoca bellissime sensazioni: le giornate che si allungano, il sole che riscalda, le gite fuori porta. In una parola: il ritorno alla vita!

Ma non per tutti è cosi!

Infatti, a tutte le persone che soffrono di stomaco, in primavera, i sintomi peggiorano: aumento del reflusso, del bruciore e dolore di stomaco, della pesantezza, del gonfiore addominale, dell’emicrania, della bocca amara e impastata, del rallentamento della digestione

Ciò accade perché, con l’inizio della primavera, il corpo produce più acido cloridrico, responsabile dell’aumento dell’acidità gastrica.

Anche altri soggetti, però, sono predisposti ad una maggiore sofferenza gastrica con l’arrivo della primavera: chi è stressato, chi fa abuso di alcool, chi ha problemi alla colecisti, chi assume troppi farmaci, chi ha problemi gastrici a causa di malattie. Per questi soggetti il cambio di stagione è un vero e proprio incubo!

Cosa fare? Soffrire aspettando che passi? Assolutamente no!

La soluzione c’è ed è più semplice di quanto si pensi! Basta seguire un’alimentazione specifica (semplice e alla portata di tutti) e un opportuno stile di vita.

I cibi da evitare sono: pomodori, agrumi, cioccolato, frittura, spezie piccanti e menta, formaggi stagionati e/o fermentati e/o piccanti, insaccati salati, grassi, condimenti eccessivi, salse come ketchup e maionese, cipolla e aglio, caffè, tè, bibite gassate, succo di pomodoro e di agrumi, alcolici e superalcolici.

Gli alimenti da preferire sono: pane, pasta, riso bollito, carni bianche, pesce bianco, mele, pere, cicoria, finocchio, sedano… All’alimentazione specifica, però, vanno associati anche dei corretti comportamenti alimentari (come: mangiare masticando lentamente, mangiare poco e spesso e evitare di bere molta acqua durante i pasti) e dell’attività fisica (va bene anche una passeggiata dopo il pasto). Questi, però, sono consigli generali e ogni soggetto è a sé stante, ed è bene rivolgersi ad un professionista della nutrizione, regolarmente iscritto all’albo (e non un abusivo) che stili un’alimentazione specifica per ogni soggetto, in base ai sintomi, alle esigenze e alle patologie.