Nutrizione

Colesterolo: tutto quello che c’è da sapere

Alimentazione e stile di vita sano: alleati per il tuo benessere.

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Dott.ssa Assia Venturelli

Nutrizionista

Sono la Dott.ssa Assia Venturelli, mi sono Laureata in Biologia nel 2013 e ormai sono 10 anni che pratico la mia professione da nutrizionista. In questi anni ho ampliato la mia attività oltre alla sede di Napoli anche a Milano e Roma. Ho avuto modo di specializzarmi in patologie come l’obesità, linfedema e tutte le alterazioni che riguardano il quadro metabolico. Tratto anche molto i vari stadi della donna: dalla pubertà, alla gravidanza fino alla menopausa. Aiuto le persone a ritrovare l’equilibrio attraverso una sana alimentazione. Mi piace pensare che non esiste una dieta perfetta, ma esistono le persone, i loro tempi, i loro bisogni ma soprattutto esiste una motivazione ed è quella che cerco di stimolare in ogni mio paziente. C’è tanto dietro al dimagrimento significa affrontare la vita di tutti i giorni migliorandone la qualità quindi il sonno, la respirazione e l’energia.

Oggi parliamo di Colesterolo con la dott.ssa Assia Venturelli, biologa nutrizionista specializzata in patologie come l’obesità, linfedema e tutte le alterazioni che riguardano il quadro metabolico.

Dottoressa, cos’è e da cosa dipende il colesterolo e quale differenza c’è tra LDL e HDL?

Il colesterolo è una classe di lipidi o grassi che fa parte della struttura delle membrane cellulari ed è presente nel sangue e in tutti i tessuti del corpo. In quantità normali, svolge un ruolo essenziale nella costruzione delle cellule sane. Tuttavia, quando i livelli di colesterolo nel sangue diventano elevati, questo costituisce uno dei principali fattori di rischio per le malattie cardiache. Il colesterolo LDL, comunemente conosciuto come “colesterolo cattivo”, può accumularsi in eccesso nelle pareti dei vasi sanguigni, formando depositi di grasso noti come placche aterosclerotiche. Queste placche possono restringere il lume dei vasi sanguigni, aumentando il rischio di infarto e ictus a causa dell’ostacolo al flusso sanguigno.
Non tutto il colesterolo è dannoso. Il colesterolo HDL, noto come “colesterolo buono”, svolge un ruolo benefico nell’organismo. Agisce come uno “spazzino”, contribuendo a rimuovere il colesterolo LDL in eccesso dalle arterie, riducendo così il rischio di accumulo di placche. L’ipercolesterolemia alta può essere dovuta sia a una predisposizione genetica familiare sia da scorretta alimentazione. È una patologia latente, cioè non ha sintomi quindi è importante un controllo annuale tramite l’esame del sangue.

Quanto lo stile di vita e l’alimentazione incidono sui valori del colesterolo?

Tantissimo, ad oggi molte evidenze scientifiche confermano il ruolo fondamentale che lo stile di vita gioca nello sviluppo dell’ipercolesterolemia. L’alimentazione, l’attività fisica, il fumo, il sovrappeso e l’obesità sono solo alcuni dei fattori implicati nello sviluppo di questa patologia. Adottare un’adeguata alimentazione e praticare regolarmente attività fisica fin dall’infanzia costituiscono una strategia essenziale per gestire il peso corporeo e mantenere bassi livelli di colesterolo LDL. È consigliato il
consumo giornaliero di frutta e verdura che assicurano un elevato apporto di nutrienti (vitamine e minerali), di fibre e di sostanze antiossidanti (es. polifenoli) ad azione protettiva.
Inoltre, la frutta e la verdura e in particolare gli oli vegetali contengono steroli vegetali che competono con il colesterolo per l’assorbimento intestinale.Gli oli vegetali (come l’olio extravergine d’oliva), ricchi di acidi grassi mono e polinsaturi (per es. gli acidi grassi omega-3) aiutano inoltre a ridurre la quota di grassi saturi presenti nella dieta.


Esistono alimenti da evitare in caso di Colesterolo alto e quali sono?


“È la dose che fa il veleno“, ovviamente una dieta ricca di alimenti di origine animale con un elevato contenuto in grassi saturi (come carne, burro, salumi, latticini derivati da latte intero, salumi, formaggi e uova), cibi ricchi di acidi grassi trans (come margarina, cracker, biscotti e patatine fritte), carboidrati (pasta, pane, zucchero) e alcol, possono contribuire all’aumento dei livelli di questi grassi circolanti ( colesterolo-LDl ).

3 falsi miti da sfatare che riguardano l’alimentazione in caso di colesterolo alto.

Il colesterolo fa male?

FALSO!

Il colesterolo svolge un ruolo essenziale nel nostro organismo e, entro certi limiti, è addirittura indispensabile. Questa sostanza non solo partecipa a diverse funzioni metaboliche, ma è anche un componente fondamentale delle membrane cellulari, comprese quelle delle nostre cellule cerebrali. Pertanto, non dovrebbe essere automaticamente considerato un avversario.

Avere alti livelli di colesterolo è un problema che riguarda soltanto le persone anziane?

FALSO!

A meno di una predisposizione genetica, il livello di colesterolo può aumentare a causa di uno stile di vita poco sano, che include una dieta sbilanciata, la mancanza di attività fisica, il fumo, il consumo di alcol, tra gli altri. Questo può accadere a qualsiasi età, non solo nelle persone anziane. L’invecchiamento può portare a processi di degenerazione e aumentare l’infiammazione nel corpo, ma l’ipercolesterolemia non è limitata agli anziani e può colpire persone di tutte le età.

I livelli di colesterolo dipendono solo dall’alimentazione?

FALSO!

In realtà, solo una piccola parte del colesterolo nel nostro sangue proviene dagli alimenti che consumiamo, rappresentando circa il 15% del totale. La maggior parte del colesterolo è prodotta dal nostro organismo internamente. Pertanto, è importante non solo limitare il consumo di alimenti ricchi di colesterolo, ma anche adottare abitudini alimentari equilibrate per evitare la produzione eccessiva di colesterolo interno, ad esempio attraverso un eccesso di calorie.

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