L'Esperto Risponde

Intervista al Dott. Alessandro Lupo

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Dott. Alessandro Lupo

Specialista in Medicina Fisica e Riabilitativa

Il dott. Alessandro Lupo ha conseguito la laurea in medicina presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II nel 2012 e la specializzazione in Medicina Fisica e Riabilitativa presso l’Università degli studi della Campania Luigi Vanvitelli nel 2018. Ha lavorato presso l’Ospedale “Gaetano Pini” di Milano e l’IRCSS “Santa Lucia” di Roma, eccellenze nella riabilitazione del paziente con patologie ortopediche e neurologiche. Tornato a Napoli, attualmente lavora presso l’ASL “Napoli 1 Centro” con il ruolo di Fisiatra specialista ambulatoriale, dopo aver ricoperto il ruolo di Direttore Sanitario presso diversi centri di riabilitazione neuromotoria sul territorio campano. Si occupa della gestione ambulatoriale del dolore in ambito riabilitativo, con utilizzo anche di metodiche non convenzionali quali l’agopuntura e l’ozono terapia.

Che cos’è la lombosciatalgia?


Comunemente nota come “sciatica”, la lombosciatalgia comprende un insieme di segni e sintomi clinici che interessano il nervo sciatico (o nervo ischiatico), uno dei più lunghi nervi del corpo umano, che ha origine dalla colonna lombare e percorre, comprese le sue diramazioni, tutta la zona postero-laterale del bacino e dell’arto inferiore fino al piede.


Quali sono le maggiori cause di insorgenza della sciatica?


Le cause possono essere molto numerose ma molto spesso si riconosce un’origine traumatica secondaria
all’erniazione di parte del disco intervertebrale che fuoriuscendo va a comprimere parte della radice spinale (infatti si definisce anche “radicolopatia lombosacrale”) determinandone i sintomi. A ciò si aggiunge spesso, soprattutto nei soggetti più anziani, una condizione di alterazione degenerativa (per lo più artrosica) del canale vertebrale.

Quale tipo di sintomo è associato alla sciatica?


Il sintomo di più frequente riscontro è il dolore che può essere descritto dai pazienti in vari modi: una sensazione di formicolio, di puntura di spillo o di bruciore ma anche come una tensione, un intorpidimento o uno stiramento che interessa non solo la parte bassa della schiena ma anche i glutei e una o entrambe le gambe.

Quando è necessario rivolgersi a un fisiatra?


Il fisiatra è la figura più idonea a cui rivolgersi per il trattamento di problematiche di questo tipo dal momento che quasi mai è necessario un approccio chirurgico per la guarigione. L’intervento precoce dello specialista fisiatra è sempre auspicabile e consigliato per poter inquadrare fin da subito i sintomi e i segni del paziente in una diagnosi precisa e per impostare rapidamente un piano riabilitativo adeguato.
Il fisiatra, valutando alcuni aspetti quali la forza, la sensibilità e i riflessi, è in grado di stabilire l’origine del dolore distinguendo anche altre eventuali condizioni che possano mimare o sovrapporsi a un quadro puramente sciatalgico.

È possibile prevenire questa patologia e in che modo?


La popolazione interessata da questa patologia è stimata intorno al 3-5%. I fattori di rischio sono molti e non tutti possono essere modificabili: l’età, uno stile di vita sedentario, essere in una situazione di sovrappeso/obesità, un lavoro che predispone a ripetuti movimenti di sollevamento pesi o torsione. Sicuramente è sempre consigliata un’attività fisica moderata per mantenere un buon grado di flessibilità e forza muscolare così da non gravare sulle strutture della colonna.

Molto spesso le donne in gravidanza presentano questa infiammazione, da cosa è dovuto? Quali sono le opzioni di trattamento?


Fortunatamente, in realtà solo una piccola percentuale di donne sperimenta un vero e proprio dolore sciatico durante la gravidanza, più spesso si tratta di un generico dolore lombare, seppur molto intenso, dovuto ad alcuni fisiologici movimenti articolari di strutture del bacino o della colonna stessa. La donna anche in gravidanza può effettuare degli esercizi per migliorare la postura e acquisire consapevolezza dell’importanza di una postura corretta nel prevenire uno stress meccanico non necessario sulla colonna lombare durante tutte le attività di vita quotidiana. Quasi sempre il dolore trova una soluzione spontanea poco dopo il termine della gravidanza.

Dalla sua esperienza, la sciatica ha delle conseguenze psicologiche sulla vita quotidiana di chi ne soffre?


La percezione del dolore è un’esperienza soggettiva e si accompagna sempre a una componente emozionale spiacevole, ma mentre un dolore acuto può anche essere identificato come qualcosa di utile, una sorta di campanello d’allarme che il nostro corpo usa per allertarci sulla presenza di qualcosa di pericoloso, quando invece il dolore diventa persistente, cronico, provocherà profondi cambiamenti che potranno interferire anche sull’umore e sulla vita di relazione del paziente, con implicazioni sociali non indifferenti.

Ci può raccontare un caso clinico dove il paziente a seguito di una diagnosi di sciatalgia, dopo le opportune terapie, ha poi risolto il suo problema?


Circa un anno fa ho gestito il caso di una giovane paziente, 40 anni, madre di due figli con passato di dolore lombare durante entrambe le gravidanze, venuta allo studio per lombalgia con irradiazione sciatalgica ad una gamba da diversi mesi. Dopo l’esame clinico e l’effettuazione di una risonanza magnetica, la paziente ha intrapreso un percorso inizialmente farmacologico e di riposo per poi sottoporsi a un ciclo di 6 sedute di ozono terapia e 4 sedute di agopuntura. Il risultato è stato molto soddisfacente e siamo riusciti a mantenerlo nel tempo anche grazie a un successivo percorso di rieducazione posturale svolto con l’aiuto di un valido fisioterapista. Il lavoro in equipe con altre figure professionali altamente specializzate risulta sempre un punto di forza nel lavoro del fisiatra.

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