Sport e Forma Fisica

La mentalità giusta il segreto per vincere

Obiettivo 2024 raggiungere la top ten

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Lorenzo Musetti, 23 anni, è stato componente della squadra italiana che ha riportato in Italia dopo 58 anni la Coppa Davis. Il più giovane italiano ad aggiudicarsi il prezioso trofeo, così come a 16 anni e 10 mesi era stato il più giovane italiano ad aggiudicarsi uno Slam under 18. A livello Juniores sono stati sette i titoli vinti ed oggi  è al ventisettesimo posto nella classifica ATP, anche se in passato aveva raggiunto la quindicesima posizione del ranking.

Lorenzo dopo 58 anni l’Italia ha vinto la Coppa Davis, una grande gioia per te e la tua squadra. Quali emozioni hai provato?

Sì è stata una grande e bellissima emozione aver riportato l’Italia sul tetto del mondo. È stata una vittoria del gruppo e tra noi c’è una profonda amicizia.

Il 2024 è appena cominciato quali sono i progetti che miri a realizzare?

Sono pronto per gli Australian Open, ho forte il desiderio di fare bene, alzare il livello e tornare nel più breve tempo possibile in top 20.

Lorenzo in allenamento quanto è importante bilanciare la preparazione atletica con quella in campo?

La parte atletica è molto importante al pari di quella sul campo. In media ogni giorno mi alleno per circa sei ore di cui tre ore sono di tennis e tre di atletica.

Nel tennis oltre alle capacità tecniche quanto è importante la giusta mentalità e concentrazione?

Direi che la mentalità è la parte predominante soprattutto quando si arriva a certi livelli dove si hanno pari capacità tecniche e quello che gioca la differenza è proprio la concentrazione mentale. Alla fine a vincere è chi è più freddo e deciso nel momento giusto. 

Se e come si allena la mentalità?

Lavoriamo con professionisti è questo un aspetto importante, ma sicuramente è anche l’esperienza sul campo a fare molto: le sconfitte, le vittorie o i ribaltamenti che si verificano durante una partita sono il miglior allenamento. La pratica quotidiana mi aiuta ad acquisire sempre più la mentalità giusta per fare bene e raggiungere quanto più possibile vittorie importanti.

Per raggiungere questi importanti traguardi segui un’alimentazione particolare?

Sicuramente una dieta sana e varia. Un aspetto molto importante che non è da tralasciare è l’idratazione che soprattutto quando giochi dove fa molto caldo, come sarà in Australia, diventa ancor più fondamentale. Reintegrare liquidi e sali diventa essenziale per cui occorre prestare attenzione sia prima che durante gli incontri. 

Quando hai deciso che il tennis sarebbe stato il tuo lavoro?

Il tennis è una passione che ho da piccolo e che mi ha trasmesso mio padre che ha sempre giocato come amatore. A 4 anni mi ha regalato la mia prima piccola racchetta ed ho iniziato a giocare nello scantinato del nonno, lì ho fatto i primi tiri, poi ho iniziato a seguire i primi corsi ed è sempre stato un crescendo fino ad oggi.

Presto diventerai papà come vivi questa esperienza? Pensi già alla prima racchetta che regalerai a tuo figlio?

La nascita di mio figlio sicuramente rappresenterà un cambiamento per la mia vita, a fine marzo quando nascerà mi fermerò per un po’ perché voglio essere presente e vivere con lui i suoi primi momenti nel mondo. Spero di raggiungere tanti successi nel tempo e penso già a quando potrà comprenderli e viverli con me, sicuramente sarà tutto ancora più bello ed emozionante. Praticare attività fisica è salutare, e sicuramente desidero coinvolgere mio figlio in una disciplina sportiva, che sia tennis o altro. Cercherò sempre di incoraggiarlo a dedicarsi allo sport, poiché apporta benefici al corpo, favorisce legami amichevoli sani e ti offre la possibilità di girare il mondo.

Cosa ami di più del tennis e quanto ti hanno pesato le rinunce che hai dovuto fare per questo sport?

Il tennis è uno sport elegante, individualista, che dà tante soddisfazioni.  Quanto ai sacrifici e le rinunce fatte e che ancora faccio non credo siano di più o diverse da chi decide di studiare per una professione piuttosto che per un’altra,  e comunque alla fine con i successi ogni sacrificio è ampiamente ripagato.

Auguriamo a Lorenzo un anno di successi nel tennis e nella vita.